Comitato “Vivere Bondeno ” – CVB

Osservazioni tecniche al PRU-Area Grandi – Riflessioni introduttive


[Motivi ed obiettivi delle “Osservazioni”]

1 – Il CVB – con la collaborazione di professionisti e docenti universitari nel settore ingegneristico e architettonico – si è attivato per elaborare un articolato testo inerente alle “Osservazioni tecniche” al progetto “PRU-Area Grandi”, recentemente adottato (05/11/2003), a maggioranza, dal Consiglio comunale di Bondeno.

Osservazioni di tipo tecnico-procedurale che hanno, tuttavia, un profondo significato politico:

la denuncia di come tale proposta non soddisfi assolutamente le finalità istitutive dei P.R.U., così come riportate nell’art. 1, comma 1. della Legge Regionale 3 luglio 1998, n. 19, Norme in materia di riqualificazione urbana: «La Regione Emilia-Romagna promuove la riqualificazione urbana, favorendo una più equilibrata distribuzione dei servizi e delle infrastrutture e il miglioramento della qualità ambientale e architettonica dello spazio urbano […]».

osservazioni che raccolgono una diffusa opposizione della cittadinanza bondenese a tale iniziativa comunale; una proposta progettuale questa che, inoltre, mostrando con chiarezza la sua natura pregiudizialmente privatistica, produrrà un visibile e persistente indotto negativo sull’interesse pubblico di ogni singolo cittadino.


[Articolazione e finalità delle “Osservazioni”]

2 – Un complesso documento in oltre quindici punti, che mette a confronto l’articolato della L.R. di riferimento (la citata della L.R. 19/98), sia con le informazioni tecniche contenute nella “Relazione generale” del P.R.U. approvato, sia con le decisioni deliberate dall’Amministrazione Comunale di Bondeno in proposito (DCC, n. 118 del 05/11/2003).

Osservazioni che denunciano, anzitutto, gravi irregolarità amministrative e procedurali del progetto in osservazione, ma che vogliono soprattutto sottolineare l’inadeguatezza del progetto stesso agli obiettivi pregiudiziali della L.R. di riferimento, che richiede, appunto, l’attivazione controllata di interventi di riqualificazione urbana sostenibili e che migliorino la qualità ambientale ed architettonica dello spazio urbano.


[Le Osservazioni come appello civico]

3 – Per il CVB queste asettiche osservazioni tecniche sono un’altra tappa importante del suo ordinario impegno di sensibilizzazione e mobilitazione civica.

In questa prospettiva l’opposizione a tale progetto rappresenta una grossa sfida civile: a riscontro infatti di un’azienda LIDL che s’impegna in un imponente progetto di speculazione immobiliare con un investimento finanziario che va oltre il 90% del budget previsto – come specifica chiaramente il quadro economico del progetto stesso –, noi cittadini di Bondeno debbiamo dimostrare che questa Giunta non ha assolutamente prodotto un intelligente e oculato investimento finanziario, ma ha invece impropriamente facilitato (forzando le procedure, operando in una forma non trasparente e condivisa) un intervento di radicale e distruttiva trasformazione fisica del cuore del Centro Storico di Bondeno; radicali trasformazioni, queste, che non saranno in grado di valorizzare la qualità della vita e dei servizi, e produrranno invece una sfavorevole e perdurante ricaduta di negativi indotti – ambientali, funzionali, socio-economici – sull’intera comunità bondenese.

Il CVB mette le sue competenze e le sue informazioni a completa disposizione di tutti i cittadini interessati ad esprimere le loro personali Osservazioni su tale P.R.U., elaborando un documento di base che potrà essere rivisto, rielaborato ed integrato, al fine di allestire una documento personalizzato che ogni cittadino potrà presentare in Comune come “Osservazioni tecniche al P.R.U. “Area Grandi”.


[Modelli possibili ed alternativi]

4 – Il recente incontro organizzato dal CVB con il sindaco di Copparo, l’arch. Davide Tumiati, ha presentato la lungimirante efficacia di un il pluriennale investimento culturale della sua Amministrazione per adeguare una struttura teatrale dismessa ad esigenze polivalenti, per la cultura, lo spettacolo e l’associazionismo locale. Un progetto possibile quindi, per arricchire l’identità civica di Copparo, ed ospitare le sue diverse e complesse espressioni sociali.

Un progetto articolato, politicamente condiviso, fortemente partecipato; e non a caso Tumiati ha richiamato significativamente la vicina esperienza di Finale Emilia che, per il completamento di un gravoso impegno finanziario comunale, anche questo destinato alla riqualificazione di uno spazio teatrale dismesso, ha trovato nella cittadinanza tutta un’attiva partecipazione economica al progetto stesso. Reinventando così quell’indispensabile protagonismo dell’azionariato sociale per la riqualificazione e la valorizzazione del patrimonio storico della loro comunità.


[La configurazione di un complesso progetto alternativo]

5 – Queste Osservazioni tecniche, ci teniamo a ribadirlo, non rappresentano che un primo ed importante passo per far partecipare i cittadini di Bondeno ad un progetto di riqualificazione dell’area Grandi che sia decisamente alternativo alla banale ed inefficace speculazione immobiliare proposta da quest’Amministrazione in carica.

Un progetto che produca una riqualificazione urbana sostenibile e che migliori la qualità ambientale ed architettonica dello spazio urbano, come richiede la L.R.;. un progetto complesso che pensi, ad esempio, ad un articolato parco urbano “delle Rimembranze”, che valorizzi le funzioni sociali contenute in quel nuovo spazio culturale polivalente del Teatro. Un parco “ecologico”, quello, destinato a soddisfare le esigenze della cittadinanza tutta, e progettato con la partecipazione, sia delle associazioni bondenesi, sia di quegli straordinari progettisti ambientali che sono i bambini. Uno spazio culturale, il secondo, capace di accogliere e promuovere quelle attività civiche (l’associazionismo, gli incontri pubblici, ecc.) e culturali (spettacolo, didattica musicale, di danza, teatrale), che sono qui ben presenti e vivaci ma non trovano sufficiente disponibilità ed appoggio.

Un progetto che comprenda anche una riflessione possibile sulla dotazione dei parcheggi; che, però, non debbono essere assolutamente collocati in quella posizione, ad erodere quasi duemila metri quadri di verde pubblico, per servire le esigenze privatistiche della LIDL. Quel pensiero sulla “riqualificazione sostenibile”, che intrinsecamente emana dal PRU, deve indurre a pensare invece ad un parcheggio come un servizio certamente importante nella vita odierna, ma che non deve risultare aggressivo ed egemone rispetto un livello della qualità della vita urbana che sia ecologicamente equilibrato e rispettoso della salute.

Il Centro Storico di Bondeno, con questo propositivo pensiero progettuale, ritorna ad essere il “cuore” della comunità. Capace di ridare vita – una vita che non sia esclusivamente e banalmente commerciale – alle espressioni civiche della stessa comunità, ma anche di trascinare interesse per la riqualificazione architettonica del centro stesso, da risultare un credibile volano per la riqualificazione economica e commerciale della città.


[Un progetto globale, fattibile e sostenibile]

6 – Un progetto bello, complesso, ma economicamente fattibile?

Una domanda certamente difficile, alla quale quest’Amministrazione ha fornito una risposta rinunciataria e persino banale. Le opportunità per rintracciare, ad esempio, dei cofinanziamenti regionali per gli interventi di recupero ci sono: la recente LR 16/02, Norme per il recupero degli edifici storici e la promozione della qualità architettonica e paesaggistica; addirittura la citata LR 19/98, rappresenta soprattutto l’opportunità per accedere a tali finanziamenti regionali per l’attivazione compartecipata degli stessi PRU.

A tali offerte, certamente non sufficienti – ma le oppurtunità, e non solo regionali, sono molte – potrebbe contribuire il cittadino, nella forma sopra ricordata di questo suo impegno personale? Ma quello che più conta, in forma strutturale, è la capacità d’investimento del Comune, la qualità del suo bilancio, che non deve essere destinato perciò ad interventi di sicuro effetto spettacolare, ma con una dichiarata non sostenibilità economica ed ambientale (la centrale a biomasse; il sottopasso del ponte Rana; la stazione di stoccaggio di Scortichino, il plesso scolastico retrostante la piscina, sono questi tutti interventi che attestano tale miopia).

Sono deboli risposte, queste, che attestano una precisa responsabilità di quest’amministrazione nel non volersi misurare – in forma innovativa, creativa e partecipata – ad una domanda della cittadinanza tutta per una diversa qualità della vita urbana di Bondeno.

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