A partire dalla seconda metà dell'800 la raffigurazione artistica si carica di visioni ambigue che trovano nella donna il loro tema principale. Simbolismo e Art Nouveau nelle varie accezioni delineano una molteplicità di incarnazioni femminili che sono la quintessenza dell'equivocità. Alla stigmatizzazione che sfocia nella idolatrizzazione della femme fatale (la donna vampiro, la diavolessa, l'idolo di perversità, la prostituta, la grande burattinaia...) si contrappone l'idealizzazione della femme fragile (la santa, la martire, la vergine, la sofferente, l'angelo del focolare). Femme fatale e femme fragile sono due facce della stessa medaglia e obbediscono alla diffusa mentalità misogina e patriarcale del maschio borghese che reagisce con fantasticherie inquietanti al disagio indotto dai processi di emancipazione femminile . Per l'uomo dell'800 e della Belle Epoque la donna è la nemica del cuore.

Conclusasi la grande stagione della pittura accademica, del decadentismo, del simbolismo, le veneri funeste, perverse, fatali, così come le figure materne tutelari del focolare non sono affatto scomparse, ma durante il '900 si sono riciclate nel cinema, nell'illustrazione, nella pubblicità. In realtà queste figure, divenute in parte luoghi comuni, non hanno mai abbandonato neppure l'arte e sono presenti nelle raffigurazioni più aggiornate di artisti contemporanei, e persine di artiste donne alle quali è difficile attribuire sentimenti misogini muovendosi in odor di femminismo o addirittura su poetiche post-femministe.

La mostra cerca di andare al di là delle apparenze per indagare, attraverso 12 categorie del femminino iconografico (12 veneri, per l'appunto), l'evoluzione anche contraddittoria che le figure di donna hanno subito nel corso dell'800 del '900, due secoli socialmente drammatici. I risultati non sono affatto scontati.

La mostra è articolata nelle seguenti sezioni

1. Discinta.

Riti di vestizione e svestizione

2. Languida

La seduzione morbida

3. Languente

Malate, sofferenti, morenti

4. Macabra

Vanitas vanitatum

5. Materna

L'angelo del focolare

6. Virginale

Martiri, madonne e santarelline

7. Incatenata Sottomissione e liberazione

8. Tentatrice

II dono del peccato

9. Perversa

Idoli impudichi

10. Bestiale

II profumo dell'istinto

11. Diabolica

Giochi crudeli

12. Misteriosa

Diafane creature di sogno

Artisti storicizzati presenti in mostra: Franz von Bayros, Antonio Benini, A. Blasi, Gino Boccasile, Dino Suzzati, Galileo Cattabriga, Giovan Battista Crema, Fabio Fabbi, Michel Fingesten, Pierre Edmond Alexandre Hedouin, Bruno Heroux, Joseph Hodek, Georges Jilovsky, Max Klinger, Legrand, Alberto Martini, Viktor Oliva, A. Pigna, Félicien Rops, Sylvain Sauvage, Benjamin Strasser, Gaetano Tassi, Gerda Wegener, Giuseppe Vajani, Félix Vallotton, Italo Zetti, Cosimo Zocchi, ecc.

Artisti contemporanei: Bruna Aprea, Francesco Arena, Roberto Baldazzini, Alessandro Barbucci, Emanuela Bertoli, Daniela Brambilla, Edi Brancolini, Buell, Saturno Buttò, Barbara Canepa, H.H. Capor, Milvio Cereseto, Piermario Ciani, Costante Costantini, Giovanni Cozzi, Berenice Darrer, Chiara Battola, Sergio Fedriani, Tea Giobbio, Pietro Lenzini, Lucia Leuci, Stella Lombardo, Francesco Martani, Teresa Morelli, Francesco Musante, Teresa Noto, Francesco Parisi, Debora Pelati, Lucio Valerio Pini, Nicola Samorì, Pino Settanni, Vittorio Valente, Sebastiano Vitella, ecc.

La mostra è rispettosamente dedicata alla memoria di Fabrizia Guandalini, già assessore alla cultura del Comune di Bondeno e di Remo Palmirani profondo studioso di ex libris e grafica d'arte, entrambi prematuramente scomparsi duranti le fasi preparatorie di questa mostra.